Settimana di passione: i 5 momenti che ci hanno portato fin qui
23-04-2025 06:00 -
Forse non sono solo cinque. Forse ognuno di noi ne ricorda uno diverso, con un significato più intimo, più personale.
Ma questi sono i momenti simbolo, quelli che, a modo loro, hanno tracciato la rotta verso questa ultima, incredibile domenica.
Cinque tappe. Cinque scatti di una stagione che ci ha portato a un passo dalla storia.
1) 8 settembre – Il primo giorno, il primo segnale
Ogni inizio è una scommessa. Si gioca con la tensione della prima, con le gambe ancora pesanti dalla preparazione e le aspettative tutte da costruire. E poi c'è stato il matrimonio di Simone Bandini, il giorno prima della gara: un evento di squadra, perché la nostra è davvero una famiglia. I timori? Che la notte fosse troppo lunga, che la testa non fosse subito lì. Ma la risposta è stata da veri uomini e da professionisti veri: festa sì, ma con rispetto, con fame.
Il giorno dopo, in campo, l'Assago è travolgente: contro una rivale temuta come il Basso Pavese, finisce 5-1 per noi. Quel giorno si è capito che non eravamo qui per partecipare.
2) 5 ottobre – La reazione di una squadra vera Dopo tre vittorie di fila, arriva la prima sconfitta. Una di quelle che può lasciare segni, incrinare certezze. E invece no. L'Accademia Pavese ci batte, ma non ci piega e la domenica dopo torniamo in campo con ferocia e orgoglio. Poker servito alla Turbighese: doppietta di Lasi, doppietta di Iacuaniello. È il segnale che l'Assago non si abbatte. Mai. È il rilancio, è il pugno sul tavolo di chi sa rialzarsi subito.
3) 19 gennaio – La partita del carattere Nel girone di ritorno qualcosa si inceppa. Manca brillantezza, e il calendario è un percorso a ostacoli. Il Vigevano emerge come rivale diretta e alla seconda giornata il confronto diretto è uno snodo cruciale. Andiamo sotto, soffriamo, fatichiamo a costruire. Ma questa squadra ha un'anima, ha orgoglio e ha uomini che non mollano mai. A tre minuti dalla fine, Iacuaniello sale in cielo e spizza di testa. È 1-1. È un punto che vale una montagna. È il respiro di chi resiste.
4) 6 aprile – Il record del cuore Pareggiare col Vistarino fa male. Era una chance per allungare, per scappare via. Invece, ancora una volta, la storia ci ricorda che nulla è facile. Ma anche in quella giornata agrodolce c'è una scintilla da trattenere: quel punto è il numero 60. Un record. Superato il traguardo di mister Gallanti (stagione 2021/22), scriviamo un'altra pagina: mai l'Assago era arrivato così in alto in Promozione. E adesso i punti sono 63. Ma non ci basta.
5) (In attesa di scriverlo) L'ultimo momento non l'abbiamo ancora vissuto. Ha una data. 27 aprile. Un luogo: casa nostra. Un obiettivo: scrivere la storia.
E se tutto andrà come sogniamo, questo racconto avrà la chiusura che merita.